A cura di Antonella Ferrari
REGINA SCHRECKER: QUANDO LA MODA INCONTRA DANTE, IL TEATRO E L’ANIMA.

In un incontro affascinante tra arte, moda e letteratura, Regina Schrecker – celebre fashion designer dal respiro internazionale – rende omaggio a Dante Alighieri in occasione del settecentesimo anniversario della sua morte.
Con la sua inconfondibile sensibilità creativa, ha disegnato e realizzato i costumi per dare nuova vita a tre emblematiche figure femminili della Divina Commedia, Beatrice, Pia de’ Tolomei e Francesca da Rimini, protagoniste dapprima di una mostra inaugurata a Firenze e poi di un’opera teatrale che fonde estetica e introspezione.

Da questa idea che ha riscosso un grande successo nasce il progetto PortAPPorta, un teatro “altro”: sorprendente, ironico e profondo. Uno spettacolo che diverte e inquieta, che intrattiene ma soprattutto invita a riflettere, sfidando la superficialità dell’intrattenimento contemporaneo e affondando le radici nei tormenti e nelle luci dell’animo umano.
Un format originale, che nasce dal lungo e proficuo lavoro di collaborazione tra Regina Schrecker e l’amico Alessandro La Noce, poliedrico ed ecclettico autore e regista; l’idea iniziale di simposio si è evoluta in un’opera teatrale a tre voci, pensata per essere rappresentata nei piccoli teatri e negli istituti scolastici con l’obiettivo di avvicinare il pubblico – in particolare i giovani – ai grandi temi della Divina Commedia, offrendo al tempo stesso uno spunto attuale di discussione sulla condizione femminile.
Attraverso le parole delle protagoniste dantesche e un dialogo tra arte e pensiero critico, questo nuovo progetto mira a stimolare consapevolezza e partecipazione, restituendo al teatro il suo ruolo di spazio vivo di confronto culturale e civile.

Il titolo, PortAPPorta, è una scelta volutamente provocatoria: un gioco di parole che richiama ironicamente il celebre talk show televisivo della RAI, ma che trasporta però il pubblico in un surreale studio TV dove il conduttore si connette con l’AldiLà tramite una APP ultra tecnologica facendo materializzare sul palcoscenico le 3 Dame per la prima volta in un teatro/studio terreno.
Il tutto per concedere ad un capolavoro come la Divina Commedia la possibilità di essere ancora più attuale, con un occhio attento alla condizione femminile ed avere una visibilità e godibilità per audiences che partendo dalle scuole medie comprendano tutti i cultori del mondo del teatro ed appassionati di Dante.
L’arte, in tutte le sue forme, ha il potere di parlare al cuore e alla mente, illuminando temi complessi e universali con forza evocativa. Due opere, profondamente diverse ma complementari, incarnano questa capacità: l’omaggio sartoriale di Regina Schrecker alle figure femminili della Divina Commedia e l’audace performance teatrale di Alessandro La Noce, PortAPPorta in cui questi abiti prendono vita.
Regina Schrecker, celebre stilista e costume designer, ci guida in un percorso di riscoperta attraverso le vesti dedicate a Beatrice, Pia de’ Tolomei e Francesca da Rimini, donne immortali della Divina Commedia. Ogni abito è una storia, una denuncia e una celebrazione.
Francesca e Pia, vittime di violenze di genere, emergono come simboli senza tempo di sofferenza e resistenza. Schrecker cattura la compassione lirica di Dante attraverso tessuti che raccontano la loro tragedia: Francesca è avvolta in un abito dai colori passionali che parla di un amore travolgente e fatale; Pia, invece, è ritratta con una sobria eleganza, testimone di un dolore vissuto in silenzio. Beatrice, invece, è un’icona di purezza e resilienza. Il suo abito, etereo e luminoso, rappresenta la speranza e l’ispirazione che supera i confini terreni.
Schrecker celebra così il ruolo delle donne nella vita di Dante e nella società contemporanea, puntando l’attenzione su temi purtroppo ancora attuali: violenze, pregiudizi e coercizioni. La sua interpretazione è un tributo potente, che fonde la poesia dantesca con una sensibilità moderna, sottolineando l’eternità del messaggio d’amore e giustizia.
La scenografia essenziale e il dinamismo degli attori, spesso impegnati in improvvisazioni al limite del politicamente scorretto, amplificano l’efficacia del messaggio.
Schrecker e La Noce, ciascuno con il proprio mezzo, parlano insieme della contemporaneità attraverso il passato, dimostrando che i grandi temi sono senza tempo. Da un lato, l’eleganza degli abiti rende eterno il messaggio dantesco; dall’altro, la provocazione teatrale ci costringe a guardare oltre le apparenze. Entrambi ci invitano a riflettere, celebrando l’arte come strumento di cambiamento e consapevolezza. Un’esperienza che vale la pena vivere e ricordare.


Con PortAPPorta, Regina Schrecker conferma il suo straordinario eclettismo: musa della Pop Art, icona di stile per Andy Warhol e oggi interprete visionaria dell’universo dantesco, attraversa con leggerezza e intensità mondi solo all’apparenza lontani, dimostrando che l’arte – quando è autentica – sa parlare a tutte le epoche e a tutte le coscienze.



