Il trans-TAROT, neo-dada di Emilio Ortu Lieto

di Antonella Ferrari

Oltre ad essere pittore, scenografo, costumista e tintore naturale, Emilio Ortu Lieto è stato anche illustratore di ben sei  mazzi di tarocchi da collezione; se nei precedenti fortunatissimi mazzi, la tecnica era pittorica, prevalentemente il guazzo, in questo recente ed ultimo mazzo di ARCANI MAGGIORI, in piena era digitale, Emilio sceglie deliberatamente di utilizzare la vecchia tecnica del collage “analogico” e cartaceo; ma non solo: le tavole sono state ottenute  da riviste di scarto degli ultimi 60 anni (periodo equivalente alla sua età anagrafica).

Lo spirito di queste creazioni emerge immediatamente per la sua ricchezza di divertimento, ironia, di critica sociale, un carattere appunto d’avanguardia proto-novecentesca o simile ai collage neo-dada di metà 900.

Come avvenuto per le precedenti produzioni, l’edizione, anche in questo caso è molto limitata; si tratta di soli 40 mazzi firmati e numerati e con prezzi accessibili a tutti.

Il “trans -TAROT  neo -Dada” è dedicato simbolicamente dall’autore a quattro  maestri con cui ha collaborato in esperienze e spettacoli teatrali e nei quali riconosce oggi, più che in altri, una specificità poetica importante ed originale, fuori dagli schemi visivi comuni e standard: Lindsay Kemp, Sylvano Bussotti, Pedro Moreno e Nadezda Gultajeva Nekrosius.

Li ha chiamati appunto “trans-TAROT”, dove il suffisso trans, è da intendersi non solo in senso erotico, ma di transformazione e metamorfosi continua.

Poichè sono stati conclusi e riassemblati durante un viaggio in Spagna, i nomi degli arcani sono scritti in spagnolo.

Come per le sue opere pittoriche e teatrali, anche questi collage si prestano ad essere visti ed apprezzati in vari modi, sia con uno sguardo più ingenuo ed immediato, sia rispetto a riferimenti artistici, ad inquietudini surrealiste o simboliche, come tipico delle avanguardie storiche e delle neoavanguardie.

L’autore è stato amico ed ha avvicinato, oltre ai su citati maestri, moltissimi artisti, critici, musicisti, soprattutto del teatro e del cinema ed anche per questo si è sempre mostrato interessato a dei linguaggi visivi di astrazione poetica, mai banalmente “naturalistici” e semplicemente di replicazione fotografica della realtà, ma di reinterpretazione soggettiva del reale.

www.perunteatroteatrale;mail ortuemilio@libero.it; www.tarot-as-tarocchi.com